Quando parliamo di TAC e di Risonanza Magnetica Nucleare, stiamo parlando di due diverse metodologie di diagnostica per immagini. Per entrambi gli esami è sempre consigliabile essere in possesso di una richiesta medica, in modo da circoscrivere il campo di indagine. Cerchiamo di individuarne sinteticamente le differenze:

la TAC è un’indagine radiologica che utilizza radiazioni ionizzanti, che a differenza delle normali radiografie, fornisce un’immagine a 360° della zona analizzata.  Tendenzialmente si esegue una TAC per patologie ossee osteoarticolari, per patologie neurologiche in emergenza, per lo studio dell’apparato respiratorio (torace e polmoni), studio dell’addome limitatamente ai problemi di calcolosi e patologie del fegato o dell’intestino

la Risonanza Magnetica Nucleare utilizza campi magnetici e quindi non radiazioni. L’unico rischio è correlato all’attrazione o riscaldamento di eventuali dispositivi metallici di cui il paziente può essere portatore. La RMN è particolarmente adatta per lo studio neurologico centrale, studio del rachide e quindi eventuali ernie discali cervicali e lombari. Per ciò che riguarda la patologia osteoarticolare è mirata allo studio di: tendini, cartilagini, menischi e per la patologia traumatica muscolare.

L’assenza di radiazioni ionizzanti rende possibile, in caso di necessità la ripetizione della risonanza anche a breve distanza di tempo.

Dott. Claudio Marri

Radiologo