Il mal di testa, cefalea in termini medici, è uno dei disturbi più frequenti nella popolazione mondiale, ma nonostante questo è spesso poco conosciuta, non diagnosticata o non trattata. In tutto il mondo, la WHO (World Health Organization) ha stabilito che l’emicrania da sola è al 19° posto tra le cause di disabilità, con importanti conseguenze anche economiche: si calcola che in Europa l’emicrania comporti costi pari a 27 miliardi di euro all’anno tra ridotta produttività e giorni di lavoro persi e negli USA tra i 5 ed i 17 miliardi di dollari/anno.

Il mal di testa nella maggior parte dei casi non ha una causa organica riconoscibile e viene pertanto definito cefalea primaria, le cui forme principali sono l’emicrania, la cefalea tensiva e la cefalea a grappolo. Andiamo a descriverle brevemente.

Emicrania: è tra le malattie più diffuse nel mondo. Spesso con carattere familiare colpisce maggiormente le donne in età fertile. Si manifesta con attacchi periodici di dolore pulsante associato a nausea o vomito, fastidio per la luce (fotofobia) e\o per i rumori (fonofobia). La forma più frequente è l’emicrania senz’aura, più rara è l’emicrania con aura, nella quale il dolore è preceduto da sintomi neurologici prevalentemente visivi. Diversi fattori possono influenzare il decorso dell’emicrania senz’aura: pillola anticoncezionale, gravidanza, allattamento, menopausa, stress, cibi (formaggi stagionati, cioccolato, alcoolici), fattori climatici, rumori, profumi, farmaci.

Cefalea tensiva: è la forma più frequente e analogamente all’emicrania colpisce maggiormente il sesso femminile. Si caratterizza per un dolore solitamente bilaterale, di tipo compressivo-costrittivo; spesso in ambulatorio i pazienti la descrivono dicendo: “sento un peso, come una morsa”. Questa cefalea è spesso provocata da tensione nervosa, stress, affaticamento mentale, lo sforzo di concentrazione protratto, mantenimento prolungato di posture non adeguate. Inoltre la cefalea tensiva può associarsi all’emicrania, soprattutto in coloro che hanno una lunga storia di emicrania senz’aura con attacchi frequenti. E’ importante in fase di diagnosi insegnare ai pazienti a distinguere i 2 tipi di cefalea per poter utilizzare di volta in volta il farmaco più indicato per controllare l’attacco di cefalea.

Cefalea a Grappolo: La cefalea a grappolo è una forma di mal di testa che colpisce soprattutto il sesso maschile. La familiarità è molto minore rispetto all’emicrania. Distinguiamo due forme: una episodica ed una cronica. La cefalea a grappolo è caratterizzata dall’alternarsi di periodi chiamati “grappoli”, durante i quali compaiono gli attacchi, e di fasi di completo benessere. Durante i grappoli gli attacchi si presentano da una a più volte al giorno, frequentemente durante la notte. Il dolore è molto intenso, trafittivo-lancinante, sempre unilaterale, è può durare da 15 minuti a 3 ore. Si associa, dallo stesso lato del dolore, a lacrimazione, ostruzione e secrezione nasale, restringimento della pupilla, sudorazione facciale e gonfiore palpebrale. Il paziente durante l’attacco è irrequieto, non riesce a stare fermo, spesso è molto agitato. Gli attacchi di cefalea possono essere favoriti da assunzione di alcool, stress correnti d’aria fredda o calda, pasti abbondanti.

Concludendo: qualunque sia il tipo di mal di testa sono fondamentali, al fine di controllare i sintomi, una precoce e corretta diagnosi con una conseguente adeguata terapia sia per l’attacco che per la profilassi che ha lo scopo di ridurre la frequenza e l’intensità della cefalea.

Dott.ssa Rita Fabbri

Neurologia