L’alluce valgo, l’alluce rigido e in generale le metatarsalgie sono delle patologie abbastanza frequenti.
Provocano non solo problemi di natura estetica ma anche dolore, arrossamento, borsiti e lesioni da attrito dovuti all’uso della calzatura.
Nelle forme più severe si ricorre alla chirurgia.
L’operazione viene fatta tramite tecniche invasive o mininvasive.
Per fortuna, anche in questo campo della medicina sono stati fatti enormi passi in avanti e si tende a prediligere la seconda tecnica, infatti le moderne tecniche mininvasive percutanee non solo danno ottimi risultati funzionali, ma permettono una ripresa del paziente in tempi brevi.
Ma cos’è la chirurgia mininvasiva percutanea?
A differenza della tecnica più invasiva, nella chirurgia mininvasiva percutanea non è prevista l’esposizione del piano osseo.
Vengono infatti praticate delle piccole incisioni di 4-5 millimetri di diametro.
Attraverso questi fori il chirurgo effettua le “correzioni” alle ossa e/o ai tendini.
Un aspetto particolarmente positivo di questa tecnica è che non c’è bisogno di inserire nell’osso mezzi di sintesi (come viti, placche o fili metallici) ma viene realizzata una speciale fasciatura di contenimento che mantiene le correzioni effettuate nella corretta posizione.
La chirurgia mininvasiva del piede viene eseguita in Day Hospital.
L’intervento dura circa 15-20 minuti e viene fatto in anestesia puramente locale. Il paziente ritorna a casa in pieno appoggio sul piede operato lo stesso giorno dell’intervento utilizzando una “speciale scarpetta” post-operatoria a suola piatta rigida per 5 settimane.
Il dolore postoperatorio è veramente minimo e il recupero funzionale è rapido (e anche il vantaggio estetico è notevole).